Nota: questa non é tutta farina del mio sacco, é solo una spiegazione stringata su un argomento molto importante e anche MOLTO misconosciuto.
Quando di parla di giochi di ruolo che distribuiscono l’autoritá diversamente da come siamo stati abituati nei giochi cosiddetti “classici” o “tradizionali”, spesso noto che la gente rimane confusa, ed assume che il gioco diventi una sorta di “circolo dello scrittore” in cui in maniera simile ad un “comitato” la gente butta lí idee miste. La prima paura in questo senso é quella dell’incoerenza.
Il problema di base é che di solito si stanno mettendo tutte le uova nello stesso paniere.
Il fatto che un singolo giocatore non detenga tutte le autorità narrative non significa automaticamente che tutte esse siano distribuite equamente.
Per elaborare: ci si preoccupa della backstory coerente. Ecco, la backstory è dominio dell’Autorità sul Contenuto (Content Authority).
Nella maggior parte dei giochi con un master questa non è condivisa, oppure è soggetta a regole e/o risorse. Ma i giocatori potrebbero, ad esempio, avere Autorità sulla Situazione (Situational Authority), magari a turno, a rotazione.
Ed è uno strumento molto potente, visto che puoi dire chi è in scena e chi no, dove si svolge la scena e cosa sta succedendo al momento dell’inizio della scena stessa.
Ma se hai detto “Frank e Mary sono nel fienile, quando vengono attaccati da un uomo” stai usando l’Autorità sulla Situazione. Se aggiungi chi è l’uomo, e perché li attacca, ti stai allargando.
Quella è Content Authority, e non è detto che tu ce l’abbia.
Se si sa già (Content) che Bob è un poliziotto corrotto puoi certamente preparare una scena con Frank e Bob in ufficio (Situation), ma NON hai l’autorita’ di dire “e si scopre che Bob prende le mazzette”.
Perché questo è dominio di un’altra Autoritá ancora, quella sulla Trama (Plot).
Aggiungo, per chiarire: il fatto che Bob prenda mazzette e’ Content. Il fatto che si scopra proprio allora e’ Plot.
L’ultima Autoritá è quella Narrativa (o Narrazionale, ma suona proprio male… Narrational Authority, cmq), ed il suo dominio è semplicemente nell’enunciare, descrivere, ció che succede (deciso in vari modi dalle altre autoritá). Di norma nei giochi si dá per scontato che ogni giocatore abbia autoritá Narrativa sulle azioni del proprio personaggio. Ma non è scontato.
Posso facilmente immaginare (ed ho visto di persona, in passato) giochi/tavoli dove il giocatore dichiara il proprio intento (voglio colpire il bandito), fa il suo tiro di attacco, e poi il MASTER descrive il dettaglio di come l’attacco si svolge. Magari perché in quel sistema i dadi determinano il tipo di colpo e la locazione, oppure semplicemente (e capita) perché il master é invadente e prende il sopravvento, narrando anche cosa fa in pratica il TUO personaggio.
Oppure, d’altro canto, il sistema potrebbe prevedere semplicemente che “Chi vince il tiro narra l’effetto”, e in questo caso ad esempio il giocatore ed il master avrebbero spesso autoritá sulla narrazione e descrizione l’uno dei personaggi dell’altro.
O qualcos’altro! Ovviamente il discorso è un po’ più lungo, ma questo è già un buon punto.